I tratturi: strade della transumanza

Pastori Transumanza

“Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare.” Così Gabriele D’Annunzio descriveva la transumanza ne “I Pastori” mentre gli tornavano in mente le immagini della sua terra natia, l’Abruzzo.

Un componimento che racconta l’antica pratica della transumanza, cioè la migrazione del bestiame verso il mare attraverso i tratturi, strade bianche formatesi per effetto dell’abituale passaggio dei pastori con il loro gregge.

“E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente
su le vestigia degli antichi padri.”

La transumanza diventa Patrimonio dell’UNESCO

Dal 2019 la transumanza è entrata a far parte della Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, riconoscendo così l’importanza culturale di una tradizione che ha dato origine a feste, rituali ed oggetti diffusi in tutte le parti del mondo.

Gli oggetti della transumanza

Uno di questi è la caraffa in ceramica che veniva usata nelle cantine come lattiera e presentava il caratteristico foro che serviva per apporre il sigillo di piombo quale prova di aver pagato le tasse.

In Abruzzo molte di queste caraffe venivano prodotte secondo l’antica tecnica dell’arte ceramica di Castelli.

Ah perchè non son io co’ miei pastori?

Fatti una “caraffa” con i pastori abruzzesi.

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1 commento su “I tratturi: strade della transumanza”

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