Quale modo migliore per terminare un pranzo abruzzese di un buon vino da dessert come il Vino Cotto? Un vero e proprio gioiello enologico della Regione Abruzzo ed in particolare della provincia teramana, da sempre scelto per accompagnare dolci secchi a fine pasto per il piacere di restare a tavola a conversare.
Sommario
Origini antichissime
Una bevanda millenaria che si perde nel tempo remoto dell’italica Enotria, la terra del vino. Ma la sua origine è ben più antica poiché risale probabilmente all’antico impero assiro-babilonese, per passare poi dall’antica Grecia ai banchetti della Roma Imperiale.
Il Vino Cotto si ottiene attraverso una forte concentrazione di mosto ottenuto dalla lavorazione di varie tipologie di uve. La riduzione drastica del liquido viene integrata da una percentuale di mosto di spremitura che attiva la fermentazione inibita dalla bollitura. La conservazione del vino in botti di legno come castagno o rovere ne affina il sapore e gli conferisce un corpo vellutato, amabile e profumato.
Ecco perché il Vino Cotto è così amato
Grande maestro di questa bevanda è Ezio, che da oltre vent’anni produce Vino Cotto nella sua Cantina a Montorio al Vomano, una cittadina in provincia di Teramo che vanta una grande eredità storico-culturale nonché gastronomica.
Qui nasce il Cotto d’Amore, prodotto leader nel settore in grado di reinterpretare l’antica tradizione in una moderna proposta di degustazione e promozione enogastronomica, attenta alle nuove esigenze etiche e di qualità alimentari proponendo al consumatore prodotti del territorio superiori.
Un progetto che nasce non solo dalla passione di un uomo, ma anche dai ricordi di un bambino che vedeva il nonno Vincenzo girare tra i paesini del Gran Sasso d’Italia per rifornirle di vino, aceto e altri viveri. Poi è toccato a papà Blasio e mamma Anna raccogliere e portare avanti questa preziosa eredità.
Una storia di consapevolezza e amore per la propria terra
Questo è il motore che spinge La Civetta Azienda Agricola in una ricerca sul vino aristocratico per eccellenza della cultura vitivinicola del teramano: il Vino Cotto.
Il primo risultato di questa ricerca prende il nome di Isabella, riserva 1999 ad imbottigliamento limitato di 500 esemplari l’anno. Seguono il San Rocco, realizzato con mosto di uve bianche dedicato al Santo patrono di Montorio, e il Vino Cotto Teramano di Montepulciano d’Abruzzo in purezza.
Ma il brand leader di tutta la produzione e il Cotto d’Amore, proprio perché è questo sentimento ad animare il lavoro, un amore per la terra e per le tradizioni.
Nel 2015 il Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri dona al territorio Misericordia: il primo Vino da Messa teramano ed abruzzese in un’edizione dedicata al vino Liturgico esclusiva e numerata.
Curiosi di assaggiare un sorso di queste meraviglie?
Fonte: www.cottodamore.com.